La creazione di un franchising come sviluppo della propria azienda
Hai un buon progetto? Perché non sviluppare un franchising?
Sviluppare una rete franchising da un brand e/o da un’attivià che funziona è il sogno di molti piccoli imprenditori desiderosi di ampliare la propria attività e crearsi un business di successo.
Ma come funziona? In Italia si fa riferimento alla legge del 6 maggio 2004 n. 129 entrata in vigore il 25/05/2004, che regola il franchising o affiliazione commerciale. È una legge semplice ed esaustiva che definisce correttamente chi sono gli attori: franchisor o affiliante, franchisee o affiliato, licenziatario master (quando presente). Questa norma illustra chiaramente i requisiti che deve avere un’azienda affiliante per definirsi tale, offre una precisa definizione di know-how (saper fare). Soprattutto fornisce indicazioni puntuali su un aspetto determinante per l’avvio di un corretto rapporto di franchising, ovvero la fase informativa preliminare.
Trasparenza innanzi tutto: la norma impone alle due parti di essere chiare, trasparenti, leali prima di tutto nel periodo critico che precede la stipula del contratto di affiliazione, ovvero quello della scelta. Nella sostanza ricalca il vecchio proverbio: “Patti chiari, amicizia lunga”. Sul resto del rapporto vincola poco, com’è giusto che sia per una formula di collaborazione imprenditoriale molto ben definita nella pratica, ma che si applica in contesti e settori anche molto differenti l’uno dall’altro.

Il franchising come ipotesi di sviluppo aziendale

La consulenza per l'attività di franchising è fondamentale per chi vuole cimentarsi in questi progetti complessi. Per chi vuole affiliarsi invece i passaggi sono facili da capire, ma per niente semplici da applicare. Innanzitutto occorre che il marchio sia registrato e quindi cedibile a terzi in concessione d’uso per la durata del contratto. Ma soprattutto è fondamentale poter dimostrare che l’attività franchising sia vincente, cioè che sia in grado di generare guadagni tali da ripagare l’investimento che l’affiliato deve fare. Per far questo occorre che ci sia una sperimentazione del progetto con una attività cosiddetta “pilota”, che testimoni la potenziale redditività del business. Bisogna anche dimostrare che il know-how sia trasferibile, ovvero che l’esperienza vincente possa essere acquisita e riprodotta con successo da terzi. Solo e se si verificano queste condizioni, si può iniziare a parlare di franchising. In ogni caso, anche qualora ci siano tutti questi ingredienti è meglio non improvvisare.
Migliaia di casi di insuccesso negli ultimi anni dimostrano che la formula dà poco spazio a franchisor inesperti e a iniziative fai da te.
Il supporto d iLeverage è ciò che ti serve. Dalla sua esperienza passata con i suoi consulenti, dopo aver realizzato un apposito studio di fattibilità, ti aiutiamo a impostare e sviluppare il progetto di franchising secondo le specifiche esigenze del tuo prodotto/servizio.
La nostra consulenza si rende molto utile anche in situazioni particolari derivanti da rapporti escerbati e la valutazione dei seguenti casi:
  • per la dichiarazione di nullità del contratto di affiliazione commerciale;
  • per la risoluzione per inadempimento del contratto di affiliazione commerciale;
  • per l’annullamento del contratto di affiliazione commerciale;
  • per i comportamenti scorretti del franchisee o del franchisor;
  • per le ipotesi di c.d. concorrenza “infragruppo” nell’ambito della rete.

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